La Città di Ottone

Ringrazio la casa editrice per avermi dato l'opportunità di leggerlo❤️
Primo libro di una Trilogia
SCRITTO DA: S. A. Chakraborty

EDITORE: Oscarvault Mondadori

GENERE: Fantasy 

PAGINE: 528

TRAMA:

Egitto, XVIII secolo. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un'abile guaritrice e di saper condurre l'antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori. Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all'interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L'arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli. 
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COSA NE PENSO:

Entriamo in un mondo dove i jinni sono una grande civiltà, meraviglioso.
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È scritto in terza persona e la narrazione ruota principalmente attorno a due personaggi Nahri la ragazza che per via di alcune parole pronunciate evoca Dara, da qui si ritroverà in un mondo che non pensava esistesse e Alizayd Al-Qahtani principe di Daevabad da molti definito eccentrico per il suo grande interesse nel sapere e ottimo guerriero. ~
La lettura di questo libro è stata abbastanza complicata, bisogna riuscire a stare dietro a tutti gli intrighi politici, sembra di percorrere una ragnatela.
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La scrittrice ha creato un mondo nuovo che fa parte del XVIII secolo e convive con l'Egitto.
È molto complicato e serviva una narrazione lenta ma non noiosa che spingesse il lettore a capire bene ciò che lo circonda.
Pieno di creature di ogni genere che vanno a far parte dei quattro elementi.
I Perri dell'aria, i Marid dell'acqua, i Daeva del fuoco e gli Shafit comunemente chiamati sangue di terra.
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Ogni popolazione possiede una storia, una cultura, ognuno ha i suoi motivi per non fidarsi dell altro e al momento vivono in una strana pace ma c'è qualcosa sotto che incomincia a muoversi.
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È uno di quei pochi libri che è riuscito a sorprendermi.
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L'epilogo è pieno di emozioni e colpi di scena, ad un certo punto è andato tutto molto velocemente e non può finire così, non vedo l'ora di leggere il secondo.

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