Segnalazione - Wanted La vera storia di Calico Jack

 


Titolo: Wanted - La vera storia di Calico Jack 

Data uscita: 28 Agosto 2023

Autore: Sabrina Pennacchio

Pagine:  322 con illustrazioni

Formato: E-Book, Cartaceo flessibile e rigido

Editore: Amazon

Genere: Storico Piratesco/Romance 

Prezzo: 3,49€ e-book / 13,49€ versione cartacea flessibile / 20€ versione in copertina rigida

BookTrailer disponibile su YouTube, Facebook e IGTV [  https://youtu.be/PSGpMRrHlIk ]

Soundtrack YouTube: [ https://youtube.com/playlist?list=PL5TtSPoLEVWWU7WdjfUX8jzjioyX41GGZ ]

Soundtrack Spotify: [ https://open.spotify.com/playlist/0r9QoLDQ5bKnjPNiZOLpDX?si=WCMmPjYCRXm6y0JkGZlDyw ]



TRAMA:

« Nel frattempo prenderò il tuo tesoro più prezioso, signor Generale. »

XIX Secolo, Oceano Atlantico. 

Alcuni narrano che Calico Jack, il più temuto fra tutti i pirati, sia stato giustiziato in Giamaica molti anni orsono; altri narrano, invece, che questi sia tornato dal mondo degli inferi dopo un accordo con Satana, per continuare a terrorizzare i mari indisturbato. 

Eppure, nonostante ciò che si vocifera, un giorno un uomo che tutti conoscono come il temuto Calico Jack, rivendica la taglia sulla sua testa, lanciandosi in uno spietato attacco alla nave della Marina Britannica, per rapire la figlia del Generale di ritorno dai paesi d'oriente.




Estratto capitolo 22°:

( . . . )

Marina sgranò gli occhi a quella risposta inaspettata, che aveva appena cancellato ogni suo pensiero e dissipato ogni dubbio o timore su sé stessa: libera. Voleva dire che finalmente sarebbe potuta tornare a casa? L’emozione fu tale che le labbra tremarono, quasi volesse iniziare a piangere dinanzi a quella realtà che ormai non pensava neppure più di poter considerare.

«Di certo mi aspettavo una reazione linguistica, non una scena muta» una risatina di scherno abbandono le labbra dell’uomo che, nel mentre, andava a carezzare una ciocca dei suoi capelli ramati. 

«Non vorrete farmi credere che vi mancherò. Questo potrebbe essere il nostro ultimo tête à tête».

«Calico Jack non mi mancherà affatto, come nessuno della sua ciurma» lo sguardo della giovane si indurì appena e lui non poté fare a meno di scuotere la testa, i loro volti ancora dannatamente vicini.

«State mentendo a voi stessa, ve lo si legge negli occhi» le disse.

Lei distolse lo sguardo. Se si fosse scansata lo avrebbe toccato inavvertitamente, quindi rimase in quella posizione e attese che fosse lui a farlo. Ma Jack non sembrava averne intenzione. 

«Voi leggete solo quello che volete leggere. Non vedo l’ora di tornare a casa, non dovreste metterlo in dubbio».

«Allora perché non mi guardate?» la mano che stava sfiorando i suoi capelli si avvicinò al suo viso e con un’insolita gentilezza lo sfiorò, attirando nuovamente la sua attenzione, incrociando di nuovo 

i loro sguardi. «Fuggite da me, proprio ora che dovreste affrontarmi con scherno e gioia per la vostra quasi libertà. Ho già lasciato una missiva per vostro padre, al porto. Sono certo che non ci metterà molto ad arrivarci per constatare se ci siamo stati. Quindi ci metterà poco a raggiungerci al punto d’incontro designato».

«Sembrate aver pensato davvero a tutto» pensava che fosse una decisione presa in quel momento e non prima di scendere dalla nave.

Quanto ci avrebbe messo suo padre a raggiungerli?

«E anche ora non state esultando» Jack sogghignò: forse voleva solo provocarla eppure quel che diceva lo pensava davvero.

«Smettetela» lo rimproverò lei, assottigliando lo sguardo.

«Di fare cosa?» chiese lui, lasciandole entrambi i polsi. «Vedete? Siete libera. Prendetemi a calci, mordetemi, fate qualcosa. Non vi impedirò di muovervi, ormai».

«Ho di certo intenzione di farlo» inarcò la schiena per darsi uno slancio che le permettesse di allontanarsi da lui.

Ma Jack, al contrario di ciò che avrebbe pensato, approfittò di quel gesto per incollare di nuovo le labbra sulle sue e rubarle un bacio per nulla casto.



Estratto capitolo 27°:

( . . . )

«Tu per me sei la donna più pura del mondo, rimarrai per sempre la donna che amo e che amerò per tutta la vita, se me lo permetterai. 

Se anche tu lo vorrai. Il resto non mi importa» cercò nella tasca della sua giacca, prendendo un cofanetto blu che mise tra loro. «Avrei voluto farlo diversamente, stasera: avevo organizzato tutto, pensato a tutto in modo degno, persino mia madre ha collaborato ma non trovo momento migliore di questo, adesso, per dirti quanto tu sia importante  per me» le prese la mano sinistra tra la sua, mentre lei portava l’altra mano alle labbra e gli occhi iniziavano a diventarle lucidi.

Mossero qualche passo per arrivare al centro della stanza e Jean si inginocchiò dinanzi a lei, aprendo il cofanetto e mostrando una collana e uno splendido anello di fidanzamento. Entrambi con al centro una 

pietra dai colori del mare che rifletteva la luce in diverse angolazioni, sembrando a volte trasparente come fosse fatta di vera acqua.

«Non saranno i gioielli di mia madre ma sono quelli che mi sembrava ti rispecchiassero di più, e quindi ho voluto andare contro le regole» sorrise, prendendo solo l’anello, prima di concludere: «Marina Charlotte Surcouf, io ti amo. Ti amo come mai avrei pensato di amare qualcuno, ti desidero come anelo l’aria che mi permette di vivere su questa terra. Senza di te le mie giornate sono vuote, monotone, senza alcun senso poiché, oh, cos’è la vita senza te che la dividi con me? Per questo ti chiedo: vorresti farmi l’onore, il grande onore, di diventare mia moglie?»








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